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Full text of "Insieme n.6 - Luglio 1975"

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PUSICRE 


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MUMERO PIChA) 
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MAI SIGNIFICATO SF ENINDANE) 
NP "€ DEL PELLEGRINAGGIO 
pile” ì DELLA RICONCILIAZIONE 
LE 


Lo scopo principale di questo incontro è quello di permettere a 
tutti noi, qualunque sia il nostro hendicap, di vivere un momento intonco 
di preghiera.e di gioia, durante il quale potremo scoprire l'amore e la 
speranza che Gesù ci offre, nella Sua Chiesa, 


ssi, Questo pellegrinaggio, se da una parte deve essere un aiuto 
per la fede dei genitori e dei loro figlioli handicappati, dall'altra 
deve esserlo anche per tutta la Chiesa, Essa infatti deve continuamente 
riscoprire il posto privilegiato del più piccolo e del più debole, quale 
oe lo ha rivelato Gesù, 


= Il pellegrinaggio deve significare che gli handicappati sono 
"3 casa loro" nella Chiesa, Qualunque sia la loro condizione, nulla può 
impediré a Dio di comunicare a ciascuno lo Spirito Santo, 


Fratelli in Gesù, essi 
devono essere riconosciuti 
come tali - ciascuno con la 
sua particolare missione +— 

e accolti nel cuore di tutte 
le nostre comunità: parroc- 
chie, gmppi, movimenti ecc. 


In questo spirito, il pellegrinaggio sarà una testimonianza auten- 
tica della Chiesa in un mondo senza gioia e indurito dal materialismo. 


suole sede Rinnovarsi e riconciliarsi costituisce l'essenziale 
di questa iniziativa. Dio solo può cambiare il nostro 
cuore di pietra in cuore di carne, purchè glielo 


chiediamo con fiducia e senza stancarci. 


La Sua cenerezza ci permetterà di riconciliarci con 
noi stessi, con la vita, le difficoltà, le pene, 
con tutti quelli che ci circondano, 

che abbiamo offeso, o che ci hanno offeso. 


Il pellegrinaggio non è fine a se stesso. 


L'incontro della riconciliazione non deve essere un fuoco di 


paglia che lascerebbe gli handicappati e le Foro famiglie in una solitu- 
dine ancora più grande, 


Questo richiederà perciò che le comunità createsi in occasione 
dAcl pellegrinaggio continuino a vivere per approfondire i 
nuovi legami d'amicizia c testimoniare così la buona novella 
che Gesù ancora oggi ci porta, 


nela Fede e nella Luce, 


++t++%+ 


SINBOLO! iulbins af quale sara vissu lo \ 


IL FUOCO . 


GESU' CRISTO 
Il SUO SPIRITO 


. 


x! 11 tempo . 


Chi parteciperà 


“AA { 
Luce .il 
\\ tutte if 


me CI \ 


illumina 7A, \ 
purifica | \ ‘RM 
trasforma | Na 74 


Luce del Mondo 
è il "Fuoco Di Dio". 


le) 


ANDARE VERSO LA LUCE 


della preparazione, 

della partenza, 

del cammino verso Roma, fino al raduno euceristico 
intorno al Santo Padre, 
domenica pomeriggio, 
26 ottobre. 


a questo pellegrinaggio? 


non soltanto coloro che verranno a Roma, 

ma anche coloro che resteranno nelle loro case. 
Bisognerà alutarli a "parteciparo" 

a tutta la vita di questo pellegrinaggio. Q 


"Partire" richiede una preparazione: 


. 


si prevedo il viaggio: "carta - itinerario". 


seni-osnneaeceracemeet 


viaseio: TT dove è situato? 
che cosa sò vedrà? 
chi si incontrerà? 


Ci si procurano le provviste per il viaggio: i 


"bisaccia — viatico — 
pergamena" sulla quale 
saranno scritte testimo- 
nianze, intenzioni ,di 
preghiere, preghiere. 


Lilo __ _ ___mmocsarcc-t . 
prziepaa prrg ego ® 


insegne, cartelle sanita- 
rie, stenderdi di gruppo. 


e dei messaggi di amicizia, 
per coloro che incontrerao 


coloro che "restano" | _ 
x i rellogrini i loro delegati, 


devono essere certi di uvors nei 


sicuri dolla loro unione spirituale, 


3 


“Cazminare"”, al seguito di coloro che ci hanno preceduti; (senso del 
popolo di Dio attraverso il tempo): 
+ successione apostolica fino a Paolo VI e ai 
nostri vesuovi, 
+ posto e sigificato dei santi, 
» “termine” + raduno finale e universale, 
quando sorgerà il "Grande Giorno Eterno: ", 


Andando ( sforzo, stanchezza ) 
Melgrado polvere e tempeste ( senso del peccato ) 


"Rivolti verso Rome", Centro della Chiesa, o verso il 
ss successore di Pietro. 


"In spirito di Penitenza". Celebrazione penitenzisle, 


n pupi 


sia a Roma, nella mattinata di domenica 26 ottobre. 


"Fino al Raduno Generale" 


+ per l'accoglienza in Piazza San Pietro 

«+ per la Celebrazione Zucaristica intorno al 
Santo Padre, nella Basilica di San Pietro, 
centrata su'Gesù Cristo-Luce del Mondo". 


VIVERE NELLA LUCE 


I due giorni che seguono devono essere vissuti in un clima di Gioia 
e di Festa, 


.» immersi nella Luce, 
» guardiamo, scopriamo; la Chiesa di Roma, 
» Roma e le vestigia delle 
diverse civiltà del passato 
- Catacombe, testimoni dédlla 
fede, Roma attuale. 
+ Sguardo ai quattro punti 
dell'orizzonte. 


"Amare" Riconoscere come tali coloro che incontriamo, in 


albergo, per la strada, ovunque. 
Capirli, 


Amarli come fratelli, 


Questo provoca in noi la Gioia che esplode in Pesta, 
in modo particolare il lunedi pomeriggio. 


IRRADIARE LA LUCE 
"Prima di ripartire": 


+. Veglia della Luce a Piazza San Pietro: 
» Parola di Dio, fonte di Pede e d'Amore, 
- mano sul Vangelo e catena dell'amicizia + 
+ Amore, che è Luce (dal aero principale, la 
fiamma viene trasmessa alle altre candele). 


.» Agape fraterna, prima della pertenza: 

- Iucaristia a San Paolo fuori le Mura; ove sarà 
letto il Vangelo dell'invio in missione dei 
72 discepoli, 

— omelia partecipata. 


. Invio: 

- imnagine-ricordo del Santo Padre 

- messaggio dei Vescovi dei paesi presenti al 
pellegrinaggio. 


. Ultimo arrivederci, sulla piazza della basilica. 


“Il Ritorno" . "Sforzarsi di situare meglio la propria casa, 
nello scenario universale": 
- senso del relativo, 
- importanza della "mia pietra" nella costruzione 
della Chiesa Universale: 


attraverso il tempo, 
attraverso lo spazio. 


" TL'Incontro con coloro che sono rimasti a casa": 


Prevedere {il momento del ritrovarsi insieme 
. la consegna dei ricordi, delle immagini... 
. una celebrazione-festa, dove si ritrovino alcuni 
degli elementi utilizzati nelle celebrazioni 
romane. 


Cosa faremo per diffondere intorno a noi La Luce del 
PELLEGRINAGGIO ? 


Spirito del pellegrinaggio 
secondo uno schema di D, JULIEN 


NB. Por preparerci a vivere il pollegrinaggio secondo questo spirito, 
sarà bene incontrarci qualche volta, fin del mese di settembre. 


A ROMA, gli incontri saranno: 
per VILLA PATRIZI : sabato_6 e 20 settembre 


per SAN GIOACCHINO : domenica 21 e 28 settembre 
e le domeniche di ottobre 


per SANTA SILVIA :s domenica 21 settembre e 
domenica 5 ottobre 


na: # è © $ SÈ 

NB. Gli articoli di questo numero dono stati pensati e redatti in modo 
da poter essere letti c commentati con i ragazzi stessi per aiutarli 
a partecipare il meglio possibile a questi incontro. 


Te r c 4h e“ 
raro fi eo 


ds PDA 7 


I NOSTRI FRATELLI handicappati, 


L 


che verranno in pellegrinaggio, non potran 
no apprezzare tutte le ricchezze della gtoria e dell'antichità 
che Roma offre agli spiriti colti, anche se l'esperienza dimo- 
stra che sono capaci di afferrare il significato delle Catacom- 
be, del Colosseo, delle grandi basiliche, molto più di quel che 
pensiemo, Ma saranno attirati da altre cose. 
Nella semplicità del loro cuore, andranno direttamente 

all'essenziale: Roma è il Papa, è la persona del Papa attuale, 


è Paolo VI. 


Tl loro cuore, spesso meno ingombro e meno orgoglioso del 
nostro, è più disposto ad afferrare, con intuizione di amore, il 
triplice aspetto del mistero del pontificato, 

- Il Papa come "Sommo Pontefice". Nelle grandi solennità del 
Giubileo appare più che mai sotto questo aspetto che molti 


adulti del nostro tempo rischiano di considerare con occhio 
indifferente o distratto, o anche ostile, 


- Il Papa come "Padre Comune" della grande famiglia cristiana, 
Tutti gli ultimi Papi, con le loro parole, i loro gesti 
pieni di affabilità, di bontà, di dolcezza, hanno saputo 
ridestare questa figura nel cuore dei loro figli. 


Ma la Chiesa di Gesù non è soltanto una Società,sacra, una Famiglia 
unita dalla Fede e dalla Speranza, Essa è anche 


- Il "Corpo Mistico". Per i Padri della Chiesa il Pontificato, 
come l'Eucaristia, è il grande segno dell'unità d'amore che 
è la prima caratteristica della Chiesa di Dio: un segno 
misterioso, istituito dallo stesso Gesù, come segno visibile 
ed efficace dell'assistenza dello Spirito Santo, 
Che gli handicappati allora, durante il loro pellegrinaggio 

a Roma, siano per noi, e attraverso noi per gli altri tutti, 

quei fratelli e quelle soretle che ci aiutano a vedere nel 

Pontificato il segno dell'Unità d'Amore che tanti cristiani, 


senpre più numerosi, invocano, 


e RI E 


Pen et ga ROMA 


2% Vada io 


/ i 
ala eni 
Per te, ho visi | er I pe 
, ho visitato Roma! gl‘ 774% HE Dà 


Il sole era caldo, il cielo 2 SII 

blu. Camminando per le "I A i 
strade di Roma, pensavo a te. f 

"Insieme" camnineremo per le vie di Roma... 


Sono andato a vedere il Palatino. 
Ho visto delle mura maestose e belle, in cima 
Yna una collina. Quasi un grande castello! 


<lE Ho chiuso gli occhi e ho pensato all'Imperatore 


Romano e a tutti i suoi amici, 

Ho pensato ai soldati e ai cavalli, 

alle lance e alle spade. 

Ho immaginato la grande festa dell'Imperatore 
Romano, 

e ai suoi piedi, alla sua porta, 

i poveri che avevano fame. 


CIÒ 


#3 pa: ) 


x Ù 


Vicino al Palatino, ho visto il Circo Massimo, 
Un lungo e grande Circo. Allora ho pensato ei gladiatori, alle corse 
dei carri, ai lottatori, agli uomini 
che gridevano, agli unmini che morivano, 
al sangue che colava. 

Ho visto il Colosseo e il Foro: 

E! bello! E' grande! Ma è vuoto! 

Non c'è più nessuno. Non c'è più festa! 


Allora sono uscito dalla città. 
Ho visto il selciato delle grandi strade romene, 
Ho visto la traccia delle ruote dei carri... 

Allora ho guardato lontano... lontano... {4 


fino alla fine della strada.... £ ho immeginato Paolo, San Paolo, 
che arrivava a Roma. 
Paolo stanco dal viaggio, ma pieno di coraggio, con tanta gioia nel 
nuate, animato dal Vangelo. 
i poi ho immaginato Pietro, San Pietro, che arrivava a Roma, 
Anche lui, tutto preso dal Vangelo. 


Sono entrati 2 Roma; 
hanno trovato amici, si sono riuniti in una casa, 


e tutti insieme hanno fatto una festa, 
come aveva chiesto Gesù, 


parlavano della Liceta Novella: 
Dio ama Gesù, e Gesù è vivo! 
Dio ama tutti gli uomini, e tutti gli uomini possono vivere! 


Allora ho immaginato i cristiani che dicevano questo a tutti. 
Ma molti non li ascoltavano: 
Dà fastidio qualcuno che dice che bisogna amarsi... 
che dice che il Salvatore non è l'imperatore! 


Allora ho guardato la terra di Roma: 
ho immaginato i cristiani presi, 
imprigionati, martirizzati... 

Ho visto la prigione Mamertina, ho pensato a San Paolo e San Pietro 

in prigione. 

Ho pensato al sangue dei cristia 

per aver detto la Verità. 

Ho visitato il cimitero dove San Pietro è stato sepolto. 

Ho visto le Catacombe dove i martiri 

sono stati sepolti... 

Ho pensato ai primi gruppi di cristiani 

Nascevano sulla terra dei martiri, 

diventavano grandi, più grandi.. 

più grandi... Così grandi 

da dover costruire le basiliche.....» 3 


legati, maltrattati, 


ni che sono morti 


® ho visto le basiliche cristiane. 


Ho visto Santa Sabina e Santa Maria Maggiorò 
f N 


ida San Paolo e San Pietro u--_e 
Che apre le sue grandi braccia e |guarda il mondo.,..s» 
2441 


it —lan ri 


lozjas reti nl 
2090 WII RIA 
ARIA 


i Per te ho visitato Roma 
© ti invio il saluto fraterno che S sé i ; 
t i an Pietro avev 1 i 
oristiani del mondo: irene 
" Grazia e pace, a te, in abbonfanza ". (I P. 1,2) 
E Pe d5 


Michel CHARPENTIER 


ui Meu a, 


" Che abbiamo visto a 


Lourdes? Un Pellegri- 
naggio, si, e molto 
di più, Una grande 
comunità cristiana 
formatasi in poche 
ore tra migliaia di 
persone che hanno po- 
tuto conoscersi tanto 
da potersi amare 
profondamente, perchè 
ignoravano le rivali- 
$à, le concorrenze, 
lo spirito di acca- 
parramento e di sfrut 
tamento," 


ui faurd ale 


" Partiremo ga Lourdes 
come vi siamo giunti, 
con una croce sulle 
spalle; non andiamo là 
perchè essa ci sia tol 
ta, ma per imparare in 
sieme a portarla meglio." 


ui Ariani popa 
Se siamo venuti a 
Lourdes da tutte le par 
ti del mondo; è perchè 
ciascuno di noi può di 
ventare portatore di 
speranza. Bisogna che 
noi partiamo da qui 
portando con noi una 
luce di fiducia che ac 
cenderà altre luci nel 
mondo. " 


n'alta mamma 


" Dal mio ritorno da 
Lourdes, la gioia di 
una sicurezza, la cer 
tezza che non mi la- 
scia più e che si rias 
sume dicendo: Alleluia! 
per coloro che cantava 
no e che dicevano alle 
luia quando io stessa 
non avevo la forza per 
farlo, Alleluia! per 
coloro che avegano la 
Fede quando io non 
l'avevo. 

Alleluia! per coloro 
che amavano quando io 
non avevo la voglia 
di amare," 


dei geulori 


" Ciò che più profonda 
mente è rimasto impres 
so in noi è quella gio 
ia che ci contagiava 
tutti, quegli amici in 
contrati... Non è for- 
se questa la vita che 
ci aspetta: "Una grah- 
de gioia, una immensa 
festa, e questa, real- 
mente, senza frontiere 
nè di tempo... nè di 
luogo... nè di persona!" 


E' così strano, bello, 


3 


nuo medie 


" Siamo qui riu- 

niti, numerosi me 

dici; non tanto per 
discutere di medicina, 
mae soprattutto per 
studiare come giunge 
re ad una carità uti 
le, quella che davan 
ti ad un tandicappato è 
ci fa provare non sol 
tanto un sentimento 
di compassione e di 
affetto, ma ci spin- 
ge anche ad azioni 
utili, E' importante 
vedere come la segre 
gazione ed il rigetto 
possono distruggere 
una persona, e come 
al contrario, l'amore 
può costruirla," 


sn alliop medico 

" L'handicappato men- 
tale è considerato 
troppo spesso nella 
Società, da una parte 
come pericoloso, dal- 
l'altra come irrecupe 
rabile, La prima cosa 
da fare, se vogliamo 
renderci utili, è di- 
mostrare checiò è fal 
s0, Quello che vedia- 
mo qui ne è una prova' 


vino georvan (i 

" A Lourd& ho capito: 
che non era un sogno, 
un mito, una follia: 
la nuova società nel- 
la quale ci si ricono 
sce tutti fratelli, è 
possibile; ne abbiamo 
fatta l'esperienza 
durante quattro giami, 


sentirsi sullo stesso piano di un piccolo handi- 


cappato che non parla, ma che ti guarda dritto negli occhi, ti stima 


degno della sua fiducia e si stringe a te... " 


| 
j 


una cosa di cui nessuno 
fino a quel somento mi 
aveva parlato "esisteva 
no altri ragazzi più 
gravi del mio, esisteva 
no madri con sofferenze 
più grandi delle mie... 


una mamma 
- un papà di Roma 
"* Ero ancora giovane 
quando è nato il mio 
primo figlio, 

Desideri, speranzG, 
illusioni, ma non è 

n stato così perchè quan: 
do nacque il mio bambi 
.no mi dissero: "è mon- 
goloide"., 

Infranti tutti i so 
eni! Non-era più possi 
bile realizzare quella 
che era stata l'attesa, 
il piacere di portare 
aventi un figlio norma 
le e cominciò così ma 
lotta che molte mamme 
conoscono, 

Un figlio cne non 
era come gli altri, il 

. dolore di tanti anni, 
di tutti i giorni, di 
tutte Le ore,, E così 

® per tanto tempo; per 
tanti lunghi anni, con 
un figlio diverso! 


Malgrado il dolore 
ci rendemmo conto unita 
mente a mio marito che 
tanti genitori soffriva 
no più di noi, e senti- 
vamo forte il desiderio 
di aiutarli, amerli, 
comprenderli nel loro 
dolore. 

Tornammo con un cuo 
re pieno di speranza, 
di forza, ma quel che 
più conta, di volontà, 
volontà di amare i no- 
stri amici con un pro- 
fondo sentimento di 
comprensione, 

Non credo al miraco- 
lo, ma Lourdes ha modi- 
ficato il mio cuore, 


fondamento la mia vita, 


aio» 0 0 + DI ACESSO 
il telefono suona, gen- 
te bussa alla porta... 
Sabavo facciamo merenda 
cen alcuni amici, ma 
dobbieno fare presto 
perchè domenica ci 
aspettano gli altri... 

Si! tutto questo che 
dico è vero, è sincera- 
mente vero da quando ci 
siamo reciprocamente 
detti di non essere soli 

Le gioie e i Gispia- 
ceri di une famiglia di 
ventano di tutti; siamo 
una comunità "aperta" 


Io marito ec io 
eravemo Giventati di- 
versi, ci eravamo iso 
lati da tutti, non esi 
steva più che F. e ilU 
nostro dolore... 


Ed ecco Lourdes! 
una tappa come tante 
della nostra vita, una 
visita qualunque come 
quelle fatte ad uno 
dei tanti specialisti 
che ci avevano consi- 
gliato. 

Dopo qualche ora mi 
accorsi che le cose 
erano diverse! 

Non ero la sola madre 
ad avere un figlio 
così; alfri bambini 
crano come il mio, 

In quella occasione 

, mi resi conto di una 
* cosa che modificò pro- 


avesti ragazzi, 


hanno diritto a 


riamo - dice Jean Vanier — 
impari a rispettare i diritti e 


Gg 


e la gente ci guerda. 
Forse si meraviglia 
questa nostra apertura 
e ancora più ci a 

11 dolore è portato 
non con fierezza, 
con accettazione, a 
mo detto alla gente che 
ci sono anche i nostri 
figli, 

Continuate a dirlo... 
—_r————€ @+ 


dal Messaggero 
aprile 197] 

Per le prima volta; 
in occasione della Pa- 
squa 1971, Lourdes è sta 
ta mèta di un pellegri 
neaggio senza precedenti: 
quattromila ritardati 
merteli, provenienti da 
24 Paesi e accompagnati 
da ottomila tra genito— 
ri e insegnanti. La mag 
gior parte dei sub nor- 
mali sono cattolici. 
Alcuni possono cammina- 
re e parlere. Altri ven 
gono spinti su sedie a 
rotelle o trasportati in 
barella fino alla Basili 
ca e alla Grotta. » 


C'è una grande calma 
e un silenzio quasi as- 
soluto.... 


Il pellegrinaggio de 

nominato "Fede e Luce" 

è stato organizzato da 
Jean Vanier, figlio del- 
l'ex governatore genera- 
le del Canada. Per lui i 
sub normalî rappresenta 
no una continua lezione 
di umiltà e di innocenza. 


" Il miracolo in cui spe 


e che la gente normale 
le sofferenze di 


Li abbiamo radunati qui per dimo- 
strare che sono persone capaci di amicizia 
, 


che 


scuole bùone e a un buon tratta— 

zento, Si trascinano dietro sofferenze e umilia 

zioni, Eppure essi conoscono la vera gioia e pos- 

sono insegnarci come sperimentarla ancora, n 
Non chiedono mai nulle e apprezzano le 
attenzioni anche più modeste," 


da lla 


Come già a Lourdes, anche a Roma 

in ottobre migliaia di handicappati, 
con parenti e amici del Movimento 
"lede ce Luce", guidati da Jcan Vanier, 
daranno una forte testimonianza di 
nuovi rapporti fra gli uomini, dove, 
nella fraternità più vera c profon- 
da, chi era emarginato diventa par- 
te attiva e importante nella realtà 
sociale, alla pari con tutti. 


da "Città Nuova" 


L'adesione delle famiglie a questa 
iniziativa di Jcan Vanier, mostra 
quanto essa risponda veramente ad 

un bisogno attuale dei genitori de- 
gli handicappati, lasciati sino ad 
ora soli nella loro sofferenza... 

Si potrebbere citare molti esempi; 
ma il fatto più significativo è il 
numero sempre crescente dei parte- 
cipanti agli incontri di Fede e Luce. 


.., Cos'è che attira tutti questi 
genitori, giovani, bambini? 

Il rispetto della sofferenza di cia- 
scuno, l'amicizia sincera che unisce 
cli vni agli altri, il sorriso che 
illumina il volto degli handicappati 
conquistando tutti irresistibilmente, 


da "SE VUOI" 
(rivista di orientamento) 


Siamo convinti che ogni persona, 
“’erita" nel corpo, o nel cuore, 0 
nello spirito è in cammino verso un 
Dio che le darà la sua piena inte- 
rità c molto di più, "me non è an- 
cora stato manifestato". 


... Siamo convinti che Dio vuol 
servirsi ancora oggi del corpo di 
Cristo; Lucaristia e Chiesa, per 
monifestare in modo privilegiato la 
sua presenza ad ogni persona e spe- 
cialmente a quelli che somigliano 
di più agli uomini "poveri" che 
Cristo ha incontrato. 


10 
STAMFA aio 


| ... Siamo convinti che essere cri 
stiani non consiste nel dire del- 
le belle parole, ma nell'entrare 
nel movimento di libertà ed amore 
inaugurato da Cristo, ciò che 
suppone delle azioni concrete. 


da "La ROCCA" 


«e, Tutti abbiamo bisogno di cer- 
care la luce, e questa luce la 
vedremo sul sorriso di gioia deii 
nostri giovani che, per le realtà 
spirituali, sono sensibilissimi, 


«.. Forse ci saranno critiche e 
ineredulità, a proposito di que- 
sto pellegrinaggio. Non dobbiamo 
meravigliarci, perchè anche nel 
Vangelo leggiamo che tutti non 
capirono l'atteggiamento del Si- 
gnore, . 

Egli infatti scelse il debole: 
invitò alle nozze i poveri, i de- 
boli, gli esclusi... Ma Dio fac- 
cia capire anche a loro il messag 
gio di "Fede e Luce"! 

Noi ci crediamo, e per questo 
andiamo a Roma. 


| Vivremo là tre giornate insie- 
me agli amici del mondo intero... 


da "Famiglia Cristana" 


Nar, 

Rome, certo, non è Lourdes... 
e sarà più difficile trovare un 
clima di calma, di silenzio c di 
preghiera. 

la come a Lourdes, anche a 
Bona ci raduneremo per dimostrare 
che i nostri ragazzi sanno apprez 
zare l'amicizia, la gioia, le co- 
se belle. 


A Roma c'è il Papa, che ir 
nome di Gesù ci dirà ancora una 
volta: "Lasciate che i piccoli 
vengano a me," 


A Roma, tra migliaia e migliaia 
di pellegrini, ci saremo anchka 
DO: 455 


si 


Quattro giorni, a Roma, per 


sc SOTA 


VLA e M E 
VE 


RR QUA 


per le strade di ogni giorno. 


vedere tutto, sono pochi! 
Il nostro tempo sarà allora consa 


cerato alla visita dei luoghi essen- 


ziali, quelli che - in seguito - ci 


aiuteranno ad essere "pellegrini" migliori 


= 
Il pellegrinaggio della Riconciliazione avr 
domenica pomeriggio 26 ottobre. 
O Ci ritroveremo t : 
) chiesa più grande del mondo. Può acc 
migliaia di cristiani che vengono da ogni parte, 
ticolare per pregare sulla’ tomba di San Pietro, 


: à inizio ufficialmente 
utti alla basilica di San Pietro. E' la 
ogliere migliaia e 
in par- 


Pietro è l'apostolo che Gesù ha scelto per fondare 
la Sua Chiesa. 
Dopo l'ascensione al cielo di Gesù, Egli è di- 
ventato il capo della Chiesa e ha voluto sta- 
bilirsi a Roma, che da allora è divenuta la 


\ capitale del mondo cristiano. 
N Pietro era sicuro che Gesù era il Figlio 
==|; di Dio, il Salvatore, e voleva che il 
5 A mondo intero Lo conoscesse. Per questo 
ZAN è stato arrestato e crocifisso come il 
i) \ suo Maestro. 


ZITTA E' stato sepolto in una tomba povera, 
VAL 4 YA ALS una fossa ricoperta da qualche 
pietra. Più tardi; icristianf hanno pensato che niente sarebbe stato 
troppo bello per Pietro, il primo Capo che aveva loro portato la Luce, 

ed è così che hanno costruito la basilica di San Pietro. 


LA TOMBA DI SAN PAOLO a S., Paolo fuori le Mura 


Gesù, quando viveva su questa ter sempre più lontano; per questo 
* ra, non è mai andato fuori del suo è chiamato l'apostolo delle 
? Paese, la Palestina. Ma ha detto ai Nazioni, Nessuna difficol- + 
suoi apostoli: "Andate, e proclamate tà l'arrestava. à 


i1 Vangelo a tutte le creature". . 

Per farsi conoscere negli altri 3 cardi Pia Palo 
Paesi, Gesù ha scelto per primo spa ea 
Paolo. Gli ha detto: "Va, voglio in- lan [ 

3 E Ne ha approfit pi 


viarti lontano, tra i ani," 
! CEE tato per an- 


Paolo, mosso Gallo Spirito, di nunciare la 
paese in paese per far conoscere Buona Novella 
Gesù. E' andato sempre più lontano, a tutti quelli 


12 - 
che i È 1 ; ; 
ch a e Poi, come Pietro, come il suo, pieno d'amore, per far 
è stat a c Di - 4-3 si 
ato condannato a morte. conoscere &esù a tutti quelli che 
La tomba di Paolo è a S. Paolo incontriamo, e farlo amare, 
FP ; > JM x 
— le Mura, Là, andremo, l'ul- Gesù ha detto: "Sono venuto ad 
uno giorno del pellegrinaggio. accendere il fuoco sulla terra e non 
Domanderemo a Paolo un cuore ho altro desiderio se non quello che 


—_————————"  ' pagkilk,A 


Sta, ora, a ciascuno di noi, fare in modo che il fuoco si estenda 
su tutta la terra. 


DE CATACOMBE 
La terra sulla quale è costruita Roma può essere facilmente scavata. 
I primi cristiani ne hanno approfittato per costruire nel sottosuolo 
dei lunghi corridoi nelle cui pareti scavavano dei ripiani chiamati 
"loculi" sopra i quali deponevano i loro morti. 
Questò sotterrenei hanno preso il nome di CATACOMBE. 


I cristiani andavano nelle Catacombe per 2 
celebrare l'Eucaristia sulle tombe dei loro 
morti che "vivevano" ormai la vita del 23 
Cristo Risorto, La loro Fede si traduce- 12 
va sulla pietra: infatti, vicino al nome \ 
del defunto erano tracciate queste parole: ei \\ 
" EGLI VIVE ". I 

La morte, per i cristiani, non porta alla \ 
tristezza, ma alla serenità, alla pace, 
perchè Cristo è risorto e anche noi risorgeremo, 


Quando gli imperatori perseguitarono i 
cristiani e li fecero morire perchè restavano 
fedeli a Gesù, questi furono sepolti nelle Catacombe: morendo per 
Cristo, ne erano stati i testimoni coraggiosi e fedeli, 


Ora, sulla terra, ci sono ancora cristiani che devono scegliere: 
o Aire ché non sono amici di Gesù, e allora saranno lascieti tranquilli, 
o dire che sono cristiani e vogliono vivere come cristiani, e allora 
saranno perseguitati: non possono andare nelle scuole con gli altri, 
sono privati dei loro averi, non possono trovare lavoro.... 


Bisogna pregare molto per questi cristiani perseguitati, perchè 
siano ripieni della forza dello Spirito Santo e perchè Gesù li 
colmi della Sua Pace. 


Anche noi dobbiamo vivere di queste parole di Gesù: 


"Beati sarete voi, quando vi perseguiteranno 


per causa mia." 
E dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di non avere mai paura di dire 
che amiamo Gesù, e di accettare con coraggio e anche con gioia le 
aifficoltà e le pene di ogni giorno. 


43 
QUALCHE DETTAGLIO DEL PROGRAMMA 
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Abbiamo pubblicato nel n° 5 di questo giornalino il progremma 


del pellegrinaggio. 


Vogliamo vederne insieme qualche dettaglio? _ 
DOMENICA POMERIGGIO, a SAN PIETRO, avremo una MESSA H 
con il SANTO PADRE; che ha già espresso più volie il Cal dZÒ 


suo desiderio di incontrarci. 
Dopo la Messa, il Papa saluterà in particolare una rappresentanza di 


ragazzi di ogni Nazione. 

I vari gruppi arriveranno a piazza San Pietro portando uno stendardo 
e una pergamenù. 

sullo stendardo sarà scritto il nome di un Santo che sceglieremo come 
"compagno di viaggio" per indicare la continuità tra i santi che ci han- 
no preceduto nella Fede e noi, e il nome della città di provenienza con 
un simbolo della città. 

Sulla pergamena di gruppo saranno scritte delle intenzioni di preghie 
ra, qualche rapida testimonianza di riconciliazione avvenuta e una pre- 
ghiera espressa a nome di chi va a Roma e degli emici che restano a casa, 


I particolari per la confezione dello stendardo e della pergamena 


saranno dati ai capi gruppi. 


DA DOVE VENGONO I PELLEGRINI? 


DANIMARCA n° bo 

CANADI vi° 1350 BELGIO n° 400 

STATI UNITI n° 500 GERMANIA n° ‘80 
INGHILTERRA n° 700 SVIZZERA n° 200 
SPAGNA n° 250 FRANCIA n°3000 circa 


Inoltre una rappresentanza verrà dall'AFRICA, dal PERU, dall'ARGENTINA, 
Per l'Italia ci sono stati riservati 1500 posti, ma per ora abbiamo 
concretamente una trentina di iscrizioni da Rome. Siamo in contatto con 


varie altre località e aspettiamo fiduciosi...! 


A questo proposito vorremmo invitare tutti quelli che deside- 
rano venire, ad iscriversi il più presto possibile - entro il 
31 luglio, preferibilmente - per ragioni organizzative 


e per poter cedere gli eventuali posti restanti agli altri 
Paesi, 


LUNDDI 27 c'è in programma una GRANDE FESTA 
Sono previste due ore di allegria! 

- In'ora animata dai vari numeri presentati da 
ogni gruppo. 
A questo proposito, chi si septe di poter 
preparare qualche scenetta mimata 0 cantata 
- durata 5 o 6 minuti - informi la segreteria 
che riferirà al comitato organizzativo, 


Ta seconda ora serà animata da persone competenti 
ed esperte, per il piacere di tutti. 
Il lancio, poi, di palloncini variopinti porterà 


la nostra gioia verso il cielo. 

JI 
Dopo cena,divisi in gruppi ciascuno secondo la propria siena ci ritro- 
veremo per parlare di problemi che interessano tutti, 


Alla "tavola rotonda" degli itelieni che avrà per tema: 


“L'handicappato 
A quale vita?" 


mio fratello - Diritto alla vita, 


parteciperà anche Jean Vanier. | 


Le giornata di MARTEDI è riservete elle visita di Roma. 
"ial 


In serata ci ritroveremo tutti a piazze 
VEGLIA DI LUCE. 


Una fiaccola sarà portimte solenne 
accese le singole candele che ognuno prece 
ognuno di noi diventa veramente 


san Pietro per una grande 
CI 


ente dalla basilica e ad essa saranno 
aentemente avrà ricevuto, | 


At:raverso Cristo, nella nostre vita; 
Luce-per-gli-altri. 

E' questo il simbolo che vogliamo vivere. 
MERCOLEDI MATTINA, a SAN PAOLO FUORI LE MURA, avremo l'ultima Liturgia 
insieme. 


Il Vangelo sarà quello dell'invio dei 72 discepoli e sarà letto in 


tutte le lingue perchè ognuno ai noi si senta poi un "inviato" nel 

proprio paese e gruppo, per portare l'amore, la gioia, la luce, 
Alla fine della Messa un pensiero particolare sarà rivolto a tutti 

quelli che non hanno potuto partecipare al nostro incontro, 


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NB, Per informazioni, dettagli, igerizioni... rivolgersi a 

SEGRETERIA NAZIONALE FEDE E LUCE - Via Cola di Rienzo 140 
tel. 350443 

ore 15,00/ 17,00 

+ ore 10,00/ 12,00 


e ottobre : ore 15,00/ 18,00 


per il mese di luglio 
per il mese di agosto 


per i mesi di settembre 


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Alcuni cant 9 si 
Adel Pellegrinaggio 


che AavVi1e MO fa pe dr 


&anlaz® seme / 


COME E' BELLO...! 


Introduzione: Oh come è bello essere qui uniti, 
Oh come è bello, Dio viene in mezzo a nol, 
è bello esser tutti insieme, 
è bello aver la gioia in cuor! 


1/ Da lungi noi veniamo ed eccoci arrivati 
Felici insieme siamo, da che ci siam trovati. 
Da lungi noi veniamo e qui vogliam pregare, 
Provare, tutti uniti, la gioia di cantare. 


2/ Quanta gente c'è; ci sono molti amici. 
Siem qui, grandi e piccini; è Dio che ci ha riuniti, 
Quanta gente c'è! e tutti siam fratelli, 
Il Dio che ci ha riuniti è il Padre di noi tutti, 


3/ E tutti qui riuniti cantiam la nostra fede; 
La Tomba di S, Pietro a questo ci richiama, 
Siamo giunti qui, venuti da lontano; 
Formiamo ùna famiglia, lo Spirito ci guida, 


4/ Con Pietro amico suo, Gesù parlava spesso, 
Parlavano di Dio, di ciò che Lui faceva, 
A Pietro, amico suo, Gesù ha perdonato, 
Perchè il nostro Dio può tutto rinnovare. 


5/ Gesù, un altro amico in Paolo trovava: 
Colui che tanto amò i popoli del mondo! 
Andava per le strade ad incontrar la gente: 
Portava la parola di Cristo che è vivente, 


Ritornello: QUANDO C'INCONTRIAMO, O SIGNOR, 
TU CAMBI IT NOSTRI CUORI COL TUO AMOR, 
ED ALLORA UNITI INSIEME A TE 
SAREMO TESTIMONI DEL TUO AMOR ! 


NB. Chi desidera il disco con i canti del Pellegrinaggio, può richieder- 
lo presso la SEGRETERIA NAZIONALE - Via Cola di Rienzo 140 
00192 - ROMA 
inviando L.2,000, Nel prezzo è compresa la spedizione, 


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(e. LOIRE ADILU ) 


4 Gloria af Padre Érerk - for, Gio ri 6éo ri --. 4 / 
: 2a Atto Spiri fodik>mor:.  GPore Geore... L 


R/ Gloria a Dio, su nel ciel. Glori, Gloria! 
Pace a tutti, sulla terra Glori....... 


1/ Gioria al Padre Creator. Glori... 2/ Allo Spirito D'Amor Glori... 
Al Suo Figlio Salvator  Glori... 


Che ci guida nel cammin Glori.. 


MADRE DIVINA ri 


(& LINE DU Ciel) 
#.> y2 


: : ge 
nali diese, uAauduTo , AC-Cs-t 
ali -vimoa , prega pu ho AO -éu- - rta ! 


- ladro divina esulta in ciel. All \1 Il frutto del tuo seno Gesù.All, 
ie e divina esulta in ciel. Allelui.! Il frutto de 
Com'Egli disse risuscitò. Alleluia! Xadre divina prega per noi, Alldd& 


Ln LLANO TEO (Luzizre DANS LA NUIT ) 
gd, = 6t 


Lusce nef-fa noFre Lu - ce SUL mondo! Crisfo Ge- su | 


° Iuce nella notte ! Luce sul mondo ! Cristo Gesù ! sn 


H 
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& ACLLAMAZIONI a1L VANGELO 
rsa Ri-r0 -Co luce SUulmiu pani lat Pa-ho - la. uce Su 0, Sfaoda 


“ ALLELUIA ! ALLELUIA ! ALLELUIA ! ALLELUIA 1 
a La Tue Parola, Luce sui miei passi, 
La Tua Parole, Luce av? utrada. 


NOI CANTIAMO A TE (CHANTE= Le SFIONEUA) 


PIA atte = 


Porta vi - I che cl dai 


n 
Am 
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È 
po) 


{e 
Geo nuo Se prua Te! 
1/ Per la vita che ci dà, Signor (ter) 
2/ Per l'amore che ci Cèi, Signor (ter) 


Noi cantiamo a Te. 


Noi cantiamo a Te, 
3/ Per la gioia che ci dòs, Signor(ter) Noi cantiamo a Te, 


4/ Per 11 Cristo che ci aèi.,Signor(ter) 


R/ Alleluia. Gloria a To. 
(finale) : Gloria senpre a Te, 


Noi cantiamo a Te 


SE TU SIGNORE vivi IN ME 
QUAND L'ESPRITDEDILEL) 


C 
— 


Se Tu Si -gno-re Vi - vida mè (0 


SA “ I. lu Le s 


To Cam- È. to dat ro, wo 


1/ Se Tu Signore vivi in me, io canto, io canto. 
, Se fu Sigmore ivi in ma. fe cento sai perchè. 
Io canto, io canto, io canto e sai perchè; 
Io canto, io canto, perchè Tu sei con me. 


2/ Se Tu Signore vivi in me, io spero, io spero. 
Se Tu Signore vivi in me, io spero sai perchè. 

Io spero, io spero, io spero sai perchè; 

Io spero, io spero, perchè Tu sei con me. 


3/ Se Tu Signore vivi in me, io credo, io credo. 
Se Tu Signore vivi in me, io credo sai perchè, 
Io ercdo, io credo, io credo sai perchè; 
Io credo, io credo, perchè Tu sei con mne. È 


_E SE DIO. (s24 viENS- TOI) 


Ma mihe cha . Ggl'ori ba; "AC le - Ca - sa 


1/ E se Dio m'Ha dato il ciel, alleluia! 
E se Dio m'ha dato il mar, alleluia! È, 


2/ E se Dio m'ha deto il sol, alleluia! 

E se Dio m'ha dato te, alleluia! 

3/ Nella gioia del mio cuor, alleluia! 
Io T4 cerco, mie Simmor,. alleluio! 

4/ Per l'amore che mi dèi, alleluia! 

Pi ringrazio, mio Signor, alleluia! 

5/ E se ora siamo qui, alleluia! 

alleluia! 


Ti ringrazio min Siano”, 
WI 
(9) 


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